Dortmund 1988. Il Lovesexy live di Prince in prima serata sulla RAI

Dortmund 1988 Lovesexy

9 settembre 1988. Una data che sopravvive nella memoria dei fans di Prince. Quel venerdì sera di trent’anni fa, sul primo canale della Rai, venne trasmesso l’ultimo concerto della tournée europea del Lovesexy Tour 1988-89. La Sacis, la società che in quegli anni promuoveva i prodotti Rai all’estero, in collaborazione con Granada Television, riuscì ad aggiudicarsi il privilegio di trasmettere le immagini in diretta dello show, organizzato al Westfalenhallen di Dortmund, in Germania.

Operazione da due milioni di dollari, per un’esclusiva che aveva dell’incredibile. Prince, icona e star mondiale, in concerto in prima serata sugli schermi televisivi di milioni di persone. Musicalmente parlando un evento che oggi giorno sarebbe impossibile da realizzare. Pensate ad uno spettacolo di Justin Timberlake o un Bruno Mars sulla Rai. Irrealizzabile.  L’esclusiva italiana fu condivisa con gran parte delle emittenti europee, compresa quella della vecchia Urss e delle due Coree. Un notevole sforzo fatto dalla direzione Rai, che riuscì a strappare la firma dei managers del cantante per un contratto che originariamente prevedeva la trasmissione del concerto del 5 settembre, previsto allo Stadio dei Marmi di Roma. Doveva essere quella la data di chiusura del tour.  Purtroppo la location all’aperto non era la migliore per il palco centrale, caratteristica principale di ogni esibizione. Il concerto fu cancellato e sostituito con l’aggiunta di due esibizioni a Dortmund. La direzione della Sacis dichiarò che il contratto comprendeva anche un film che l’artista di Minneapolis doveva girerà a Cinecittà e la realizzazione di alcuni documentari, sempre riguardanti il musicista. Tutte cose che non si fecero.

Le riprese televisive furono commissionate ad una compagnia di produzione olandese, la ID-TV diretta da Egbert van Hees, regista scelto esplicitamente da Prince. Come concordato, prima della trasmissione da Dortmund, la troupe avrebbe dovuto “allenarsi” in occasione di alcune precedenti esibizioni. Il condizionale e i dubbi sulle prove tecniche sono d’obbligo, soprattutto dopo quello che accadde all’inizio della diretta. La mancanza di sincronizzazione tra video e audio, quest’ultimo trasmesso via cavo a differenza delle immagini che arrivavano via satellite, non fu certo un bell’inizio. Un secondo di differenza tra il labiale del cantante e la sua voce. Prince in playback! Se ne parlo a lungo e si gridò allo scandalo, anche se il problema fu risolto dopo alcuni minuti e i giornali spiegarono, nelle successive recensioni, le cause tecniche che portarono a quel terribile errore.

Complicazioni a parte, per i suoi fans fu un momento di soddisfazione e rivincita nei confronti di quelli che snobbavano Prince. Vederlo in televisione in prima serata significava un meritato riconoscimento e la giusta notorietà per il nostro idolo. È vero, fondamentalmente non ne aveva bisogno, ma quel passaggio televisivo permise a Prince e alla sua musica di sfondare quel muro di gomma che circondava, e circonda ancora oggi, il limitato mondo musicale nostrano, fatto di tanta musica neomelodica e di pochi esclusivi nomi internazionali. Il suo concerto andò ad aggiungersi all’elenco di quei celebri e popolari eventi musicali che la Rai propose in quegli anni: Madonna (1987), Sting (1988), il The Giants of Rock ‘n Roll (1988), il concerto dei Pink Floyd a Venezia (1989) e lo Zoo tv degli gli U2 (1992).

Lo show visto in tv rispecchiava esattamente quello che Prince e la sua band presentavano in tutti i concerti della tournée. Il palco circolare disposto su più livelli sui quali si trovava, oltre che agli strumenti, un canestro da basket, un’altalena, un letto e la segnaletica stradale pronta ad accogliere la Ford Thunderbird volante utilizzata da Prince per entrare in scena. Nella prima parte dello spettacolo una raccolta di titoli presi dai precedenti album. Canzoni come Housequake, I Wanna Be Your Lover, Little Red Corvette, When You Were Mine e Controversy alle quali si aggiungevano Superfunkycalifragisexy e Bob George dal Black Album, il disco del 1987 che non fu mai pubblicato e cronologicamente sostituito da Lovesexy.  Dopo una pausa, la seconda parte con le canzoni dell’ultimo album, una toccante interpretazione di The Cross, un’indimenticabile piano set con When 2 R In Love, Venus De Milo e Condition Of The Heart e le immancabili hits di Purple Rain. Per chiudere Alphabet St, la hit di quell’estate.

L’intero concerto è stato pubblicato su due home video VHS: Lovesexy Live 1 e Lovesexy Live 2, con il volume 2 contenente stranamente la prima metà dello spettacolo e il volume 1 la seconda. In rete si trova il concerto completo (link). Noi vi proponiamo le immagini dell’arrivo in macchina e l’esibizione di Erotic City, la canzone che dava il via ad ogni concerto.

Link ed Info:
princevault.com
repubblica.it/1988/08/30/una-notte-rock-con-prince
repubblica.it/1988/09/11/prince-finto-playback
repubblica.it/1988/08/04/prince-torna-in-italia

Questo articolo lo trovate ancge su prince.it

 

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