Glam Slam Nightclubs. Da Minneapolis a Yokohama

Non solo cantante, musicista e produttore. Prince tentò anche la carriera imprenditoriale con i Glam Slam Club, catena di locali notturni aperti tra il 1990 e il 1994.

Glam Slam è il titolo di una canzone che si trova in Lovesexy, l’album che Prince pubblicò nel 1987. Con la ben più celebre Alphabet Street è stato uno dei tre singoli estratti da quel disco. Quello che forse non tutti sanno è che questo nome fu scelto anche per l’avventura imprenditoriale di Prince nel campo dei locali notturni. Quattro clubs, in quattro differenti città: Glam Slam North a Minneapolis, Glam Slam West a Los Angeles, Glam Slam South quello di Miami Beach e per finire Glam Slam Yokohama in Giappone.

Il primo ad essere aperto, all’inizio del 1990, è stato quello in 110 North 5th Street, periferia nord di Minneapolis. Con le pareti decorate da Brian Canfield Mitchell e una pubblicità occulta grazie al film Graffiti Bridge, il Glam Slam North aveva l’arduo compito di fare da antagonista al ben più celebre First Avenue. L’obiettivo non fu certo dei più semplici, ma i risultati non mancarono. Dopo alcuni anni Prince decise di cederlo completamente a Gilbert Davidson, l’allora Presidente di Paisley Park. Il manager lo ribattezzò in The Quest e continuò l’attività con un discreto successo. Purtroppo nel 2006 il locale dovette chiudere a seguito di un incendio. Ora se passate per quella via trovate il nightclub Epic. Nessun legame con il nome Prince.

Alla fine del 1991 viene inaugurato il secondo Glam Slam quello di Yokohama in Giappone. A differenza degli altri club nei quali furono organizzati molti più concerti, qui Prince si esibì solo una volta nell’aprile del 1992. Oggi lo stabile è ancora un locale notturno che ha preso il nome di Bay Hall.

Nel 1993 l’annuncio dell’apertura del Glam Slam West di Los Angeles. Al suo interno, pavimenti viola con un enorme Symbol sulla pista da ballo. Arredamenti e tessuti appariscenti color oro. Volti in stile egiziano sulle pareti multicolori e accessori provenienti dalle scenografie dei precedenti tour di Prince. Nei pochi anni che rimase aperto, divenne un punto di riferimento glamour per la città californiana. Steve Edelson, co-proprietario del locale, ricorda le richieste di assoluta riservatezza rivolte allo staff impegnato nella realizzazione club: nessuno poteva divulgare immagini o rilasciare dichiarazioni. Tutto doveva rimane segreto sino all’apertura ufficiale. A parere di critici e riviste di settore il club è stato uno dei migliori locali della città, attirando un mix eterogeneo di frequentatori e di personaggi dell’industria musicale e dello show business. Modelle e attori erano di casa nell’area Vip.

Alcune delle prime esibizioni di Snoop Dogg e Tupac Shakur si svolsero sul quel palco, lo stesso che calcavano gli artisti che in quegli anni erano sotto contratto con la Paisley Park Records. Nomi come George Clinton, Rosie Gaines e Nona Gaye. Qui ci furono le prime rappresentazioni di Glam Slam Ulysses, spettacolo musicale, dove la storia del personaggio della mitologia greca era raccontata con un mix d’immagini, danze e musiche firmate da Prince. Se non c’erano artisti ad esibirsi la musica proposta era di solito una combinazione eterogenea di hiphop, funk e R&B anni ’70 e ‘80 con parecchie incursione princiane. C’era sempre da aspettarsi qualcosa d’interessante. Dietro a tutto quello che era proposto, si nascondeva la creatività e l’originalità di Prince. Rimase aperto poco più di due d’anni. Un ottimo risultato, sapendo che i locali notturni in quella città mantenevano la popolarità a malapena per una sola stagione.

Quello situato a South Beach Miami in 1235 Washington Avenue, il Glam Slam East, è stato l’ultimo dei quattro. Lo stabile che lo accoglieva era uno dei teatri più eleganti di Miami Beach con alle spalle una lunga storia da protagonista nella vita notturna di Miami. Prima di Prince e dell’attuale gestione si dice che il locale abbia fatto parte delle proprietà di Al Capone. L’evento per l’inaugurazione non si limitò a due olive ed un prosecco. Quella sera, in concomitanza con il suo compleanno, Prince con i suoi NPG e la ballerina Mayte, che poi diventerà sua moglie, si esibirono sul palco del nuovo locale per ben tre notti consecutive.

Le immagini dei concerti furono trasmesse live sul canale musicale The Box Music Channel. Le canzoni proposte erano quelle che si trovano negli album di quel periodo, da Come a The Gold Experience passando per le produzioni realizzate con o per gli NPG. Nessuna hit anni ’80. Il nome Prince era già scomparso e sostituito con il Symbol. Le registrazione bootleg di quelle esibizioni, come pure i video, sono tuttora tra le più conosciute perché più volte riproposte dalle principali etichette pirata che stampavano, e che continuano a stampare, bootleg di Prince.

Per celebrare questi quattro locali, eccovi alcune immagini e una parte dell’esibizione al Glam Slam East del 1994.

Questo articolo lo trovate anche su prince.it

Fonte:
The Vault
laist.com
latimes.com
latimes.com
abernathymagazine.com
miamiherald.com
discotech.me

 

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