
Se un personaggio carismatico come Chuck D ti paragona a 2Pac per la tua creatività, il talento e l’impegno nel produrre, o se una celebrità come Herbie Hancock accetta di figurare in un tuo video, non puoi che essere un dannato genio. Di chi stiamo parlando? Di Timothy Bloom, talentuoso musicista che, prima di intraprendere la sua fortunata carriera, ha maturato la propria esperienza come songwriter e produttore al fianco di altri cantanti, arrivando a vincere anche un paio di Awards.
Da alcune settimane è uscito il suo nuovo EP The Beginning, il primo di un progetto più ampio dal nome The Life Trilogy, scritto, prodotto e suonato interamente da lui. Questo disco arriva dopo Timothy Bloom del 2014 e il più datato The Budding Rose, distribuito dalla Interscope Records. Rispetto all’R&B patinato presentato con i lavori precedenti, qui i suoni si sono fanno più ruvidi con chiari riferimenti al blues e al jazz. La tromba di Maurice “Mobetta” Brown e l’armonica di Frédéric Yonnet, oltre che la presenza di special guest come Lucy Hart e Talay Riley con le loro bellissime voci, rendono questa raccolta di sette canzoni un piccolo capolavoro. A rappresentare, vi segnaliamo Still, la ballata che chiude la tracklist. Complimenti meritati, Timothy.
Trovate l’articolo anche su theitaliansoul.com
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