Ad anche il “Welcome 2 Australian Tour 2012” è finito. Lo scorso 30 maggio l’ultimo degli otto concerti che erano in programma per questa tournee. Si era iniziato il 11 maggio a Sydney all’ Allphones Arena per poi continuare a Melbourne e Brisbane. Sono queste infatti le tre città che hanno visto protagonista Prince e i New Power Generation, non solo sul palco di palazzeti ed arene, ma anche in occasione di 4 aftershows. Un totale di quasi 130.000 spettatori. Tra questi anche quelli presenti all’ aftershows organizzato al Bennett’s Lane ed annunciato via Twitter solo un ora prima dell’inizio: totale … 70/80 persone. In rete iniziano ad esserci le prime registrazioni bootleg e di video se ne trovano un’infinità. Io vi racconto il tour con alcune immagini, sperando che gli appuntamenti estivi di Prince continuino.
Per setlist dei concerti e info riguardo il “W2AUS”:
http://princevault.com/index.php/Welcome_2_Australia_Tour
Prima però vi propongo l’intervista a Prince pubblicata alcuni giorni prima dell’inizio del tour e ripresa di recente anche dal sito di rollingstonemagazine.it.
Le interviste a Prince sono il Sacro Graal del giornalismo musicale: il chitarrista è diventato progressivamente sempre più difficile da approcciare, lui è sempre più schivo, e anche se in una scala da 1 a JD Salinger si assesta magari intorno a un 5, c’è comunque un’aura di irraggiungibilità intorno a lui. Immaginate dunque la sorpresa del reporter australiano Nui Te Koha, firma dell’Herald Sun, quando Prince ha acconsentito, in occasione dei suoi concerti in Australia, a rispondere ad alcune sue domande via email. Ancora di più, immaginate la sua sorpresa quando nel leggere le risposte, Te Koha le ha trovate piene di faccine, di battute, e di rivelazioni sorprendenti!
Per esempio si scopre che Prince non transige, e in tour i suoi musicisti devono come prima cosa curare l’igiene e lavarsi… i piedi! E che durante le pause dal tour guarda film insieme a tutto il suoi entourage (per esempio Avatar, guardato in spezzoni di cinque scene ogni fine settimana). Oppure che il rider, la famigerata lista di richieste folli incubo di ogni promoter di concerti, “sono la cosa meno importante”.
Un acutissimo Prince poi dimostra di essere al corrente di tutto quello che succede nel mondo della musica: sulla disciplina ferrea imposta a band e ballerini riflette “se non si comportano bene li rimando da Robin Thicke” (il crooner losangelino e “contro-Timberlake” che proprio a Prince si ispira), mentre sui tour in playback di Britney Spears si limita a osservare “A ognuno i suoi gusti”. Facendo una riflessione su come viene messo in piedi il suo concerto ogni sera, Prince rivela il livello di programmazione che sospettavamo esserci, ma in grande dettaglio: “Proviamo circa 200-300 canzoni, con circa 4 variazioni per ognuna. Per esempio, a seconda del feedback che ci dà il pubblico, le canzoni possono essere accorciate o allungate, oppure incluse in scaletta o no a seconda di dove ci troviamo”. E ancora: “La scaletta viene decisa in base a quanto tempo è passato dall’ultimo concerto in quello specifico posto, e altri fattori possono essere l’età del pubblico o quanti paganti ci sono. I concerti tendono ad avere un pubblico sempre più giovane, quindi solo una volta che gli spettatori sono a loro agio possiamo provare con delle rarità Del resto, non mandi i bambini dove non si tocca se non sei sicuro che sappiano nuotare”.
E sulla musica digitale infine non ha tutti i torti quando dice: “Personalmente non ne sono un fan, sono felice di dire che sono cresciuto con il giradischi, ma questa generazione vive il mondo in maniera differente – non migliore, non peggiore, ma differente. Non sta al passato dettare una linea in questo senso. Detto questo, trasformare le canzoni da analogiche a dati numerici non è stata presa da un musicista, ma da un consumatore di musica. Tutti noi senza saperlo siamo stati tirati in questa cosa e ora ne paghiamo il costo. Ma se devo presentare a un giovane artista l’intera produzione di Joni Mitchell, non lo manderei certo su iTunes, ci metteremmo seduti e suoneremmo i dischi in ordine cronologico”.
Fonte:
http://www.rollingstonemagazine.it/musica/notizie/sorpresa-prince-unintervista-via-email/53282












…iniziamo con la smentita ufficiale (direttamente da Paris! ) del concerto del 14 luglio…nel caso qualcuno ci stesse ancora sperando…
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Noooooo….. Io avevo già acquistato i biglietti dal sito ufficiale di Prince!!!!
SimoneNiga
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