Il dizionario descrive il collezionismo come la passione per la raccolta metodica di oggetti della stessa specie che abbiano un loro pregio intrinseco, un loro valore storico, scientifico, artistico o in ogni modo un interesse particolare per chi li raccoglie.
Devo dire che io ho sempre avuto l’istinto di conservare tutte quelle cose un po’ particolari o interessanti che mi capitavano tra le mani. Di sicuro non mi paragone a Clarence, personaggio realmente esistito, descritto da Eisenberg Evan nell’introduzione del suo libro “L’ angelo con il fonografo”, libro che ho tentato di leggere più volte, ma non sono mai riuscito a finire. Clarence è un collezionista di dischi, che vive nella sua casa-archivio con i suoi 800 mila dischi che finiscono per riempire il forno ed il frigorifero oramai inutilizzati. E’ costretto ad impilarli sul pavimento, ad appoggiarli sui gradini delle scale, sulle poltrone in un perfetto-disordine che gli permette in ogni modo di sapere dove andare a recuperare il disco con l’incisione inedita di George Gershwin senza nessuna esitazione. Nella povertà e solitudine trascorre una vita devota alla musica e all’ascolto. Personaggio assolutamente affascinante.
La mia esperienza di collezionista non è così esasperata anche perché ciò richiederebbe un dispendio di tempo e di $$ non indifferente.
Io mi limito a raccogliere solo ed esclusivamente materiale audio e video del Principe. Questo non vuol dire che la collezione sia contenuta, ma per lo meno limitandomi a questa scelta posso escludere foto, articoli di giornali, riviste e tutti quegli oggetti che rientrano nella categoria memorabilia.
Tutto iniziò alla fine degli anni ‘80 con le prime registrazioni live dei suoi concerti sulle cassettine C90 ordinati per corrispondenza e i primi bootlegs in vinile.
Dopo un periodo di relativa calma negli anni 90, l’arrivo di Internet ha rivoluzionò il mio concetto di collezione.
In rete si può trovare di tutto e quando si inizia non si finisce più. E’ un vortice dal quale è difficile saltarne fuori.
Registrazione di concerti audio e video, registrazioni di aftershow e soundcheck, apparizioni televisive e premiazioni Awards, interviste, video ufficiali e non, canzoni ufficiali o inedite, registrazioni in studio, versioni o cover di altre canzoni e filmati di qualsiasi genere. L’importante e che ci sia Prince.
Bisogna avere pazienza e cercare. Importante l’aiuto di forum e fans che condividono informazioni sulla rete. Grazie a tutti voi.
A dire il vero sino ad un anno fa era tutto più facile. Ora anche su YouTube grazie alla censura del websheriff e agli avvocati di Prince è difficile trovare un suo video. Provare per credere.
A questo tipo di collezione si è aggiunta anche la passione per il nero supporto fonografico meglio conosciuto come vinile. La sua grandissima copertina, la percezione di fragilità nel maneggiarlo, l’odore del passato e quella sensazione tattile che si sente nel rovistare nei raccoglitori sono per me un piacere. Il CD non è altrettanto attraente, un oggetto freddo, dal quale difficilmente si viene conquistati. La ricerca dei vinili viene fatta in qualche mercatino dell’usato, andando a far visita alle manifestazioni come Vinilmania e con l’immancabile internet. Una collezione tutta dedicata a Prince di pochi pezzi, 200 tra cd e vinili ma tenuti come un tesoro prezioso.
Ma la cosa che vi sembrerà “strana” è che pur recuperando tutto questo materiale, file o dischi, una buona parte non l’ho mai ascoltata o vista. Non ho neppure un giradischi!
Eppure continuo a collezionarli. Se posso avere la registrazione del concerto al Wembley Arena del LoveSexy Tour del 1988 perché non averla?
Mi domando spesso il perché di questa “inutile” raccolta. Posso rispondere che lo faccio per divertimento e per rilassarmi. E’ un hobby. C’è chi colleziona farfalle e chi cartoline. Io cosa faccio? Raccolgo file audio e video. Sia nel caso di un file, oggetto inconsistente, sia per un vinili o cd, oggetti concreti, la soddisfazione di poter dire “c’è l’ho” è la stessa. Ancora prima di ascoltarlo la mia soddisfazione è appagata. In molti casi è la curiosità che mi spinge a cercare l’apparizione alla tal trasmissione televisiva. In altri invece è una questione emotiva. Mi emoziono quando rivedo la consegna di un premio dato a Prince, dove il pubblico si alzarsi per riconoscere la sua bravura, o quando sento gli spettatori presenti ad un suo concerto terminare la canzone appena intonata.
Oltre a queste giustificazioni del tutto personali, adesso posso anche rispondere con delle motivazioni scientifiche descritte in questo vecchio articolo pubblicato sull’inserto del Corriere Della Sera.
Scienze e Tecnologie – Il collezionismo nasce da un trauma cerebrale
Non ricordo un trauma che mi abbia potuto causare questo “problema”. Considero le conclusioni tratte esagerate per la mia situazione. Non credo di aver bisogno di andare in analisi. Io continuerò a cercare e ad archiviare i miei file audio e video senza problemi. Ma sotto sotto una collezione come quella di Clarence, magari più ordina, piacerebbe anche a me.
Per approfondire l’argomento:
Il collezionista – di Luca Morelli
Cosa ci spinge a collezionare – Intervista a Susan Pearce
Per quelli che vogliono impazzire d’invidia.
Complimenti per la collezione!
La tua dedizione è ammirevole!
Personalmente non ritengo il collezionismo una malattia, bensì uno “spazio” personale in cui ci si adopera per coccolare se stessi.
Detto ciò mi togli una curiosità? Chi vive con te cosa pensa di Prince e della tua passione?
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Chi mi conosce sa della mia fissa per la musica di Prince. Mia moglie ci convive ma anche a lei piace … il Prince degli anni ‘80. Adesso farebbe fatica a riconoscere “Planet Earth”. Mio figlio è ancora piccolo quindi non sa cosa lo aspetta. Se mi trova al computer e riconosce Prince nel video si limita a dire … Lo sapevo!
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è difficile stabilire quali sono i confini tra malattia, ossessione o semplice passione…
Io sono collezionista di orologi e ad oggi mi ritrovo con una quarantina di orologi.
Per leggere l’ora ci sono modi più semplici ed economici, ma continuare a comprare orologi è una cosa della quale non riesco proprio fare a meno…
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